Montelabate e la campagna…ieri seguendo il percorso dei Sentieri, castelli e pievi del perugino, ho affrontato una serie di curve sinuose che accarezzavano le colline poco distanti da Ramazzano.
Gli alberi hanno accompagnato la mia salita, e varcando una porta immaginaria che si apre attraverso l’intreccio dei loro rami, l’ho visto. Quello spettacolo che non ti aspetti compare all’improvviso davanti a te, a voi ed è pura luce per gli occhi, come quella viva e intensa di quando si legge una favola.
La campagna è tutta per noi, in questa porzione di territorio, e ci si rende conto di questo respirando a pieni polmoni l’aria che, qui, ha davvero un’altra consistenza. Una nuova dimensione si fa largo davanti e intorno a me, svelando a piccoli passi i tesori che in essa si celano.
Tra casali, abitazioni di contadini, animali da fattoria che animano i prati scorgo l’abbazia di Montelabate, o Santa Maria di Valdiponte, che troneggia sul verde dei campi, abbracciata dalle chiome dei cipressi che mi invitano a proseguire verso l’ingresso.
Questo monastero benedettino, fondato nel 969 circa, divenne un’importante e potente istituzione nel XIII secolo, grazie al patrimonio fondiario e ai territori estesi che erano sotto la sua autorità. Dopo una forte crisi nel 1400 e la vendita nel 1800, ora l’abbazia è di proprietà della Fondazione Gaslini di Genova, e visitabile su richiesta.
Gli interni, però, nel chiostro, nella cripta e nelle cantine, nonostante tutto hanno conservato l’atmosfera di quei tempi…e proprio passeggiando qui si ha la sensazione di vivere i momenti di preghiera e canto dei monaci, quella pace che solo luoghi come questo sanno dare a chi ha il piacere e la curiosità di scoprire storie perdute.
Ridiscendo il sentiero e torno sui miei passi, fermandomi ogni tanto per riempire mente e cuore di questo paesaggio incontaminato e unico, ancora tutto da scoprire.
Buon viaggio passeggiatori!