Le Fonti del Clitunno sono un’oasi naturale a pochi km da Perugia, nel comune di Campello sul Clitunno, e in passato hanno ispirato molti poeti:

“Hai mai veduto le Fonti del Clitunno? Se non ancora, valle a vedere. Io l’ho viste da poco, e mi rammarico d’averlo fatto troppo tardi!”
(Plinio Il Giovane)

Proprio come me che, venuta qui per la prima volta da bambina, sono ritornata solo ora, dopo tantissimi anni. Il parco è rimasto esattamente come lo ricordavo, forse più organizzato e pulito, ma sempre con quell’atmosfera serena e limpida, come le sue acque.
La vegetazione rigogliosa di cipressi, pioppi, salici e gelsi, riempie lo sguardo di colori sgargianti: dal verde chiaro al verde smeraldo, fino all’azzurro turchese del fondale del laghetto.

UN ANGOLO DI PARADISO

Le Fonti del Clitunno sono un vero e proprio angolo di paradiso che ha origine a circa 220 m sul livello del mare, dalle rocce presenti lungo la Via Flaminia. Vicino al laghetto, che ha una portata di 1300 litri al secondo, sono presenti, infatti, delle rocce da cui sgorgano dei ruscelletti d’acqua che lo vanno ad alimentare.
Lungo il perimetro, seguendo i sentieri che si perdono tra alberi e ponticelli, ci si può rilassare leggendo un libro, camminando, godendo del caldo sole sulle panchine o, perché no, ascoltando e osservando le specie animali presenti nell’ambiente (cigni, germani, gallinelle d’acqua, trote e anguille).
Spesso vengono anche organizzati degli eventi culturali e musicali in notturna per assaporare l’atmosfera magica del parco illuminato.
Trascorrere il tempo libero in questo luogo suggestivo, sia in estate che in inverno, ha sempre i suoi risvolti positivi, non solo legati all’ambiente ma anche alla presenza di bar e ristoranti dove fare una pausa, allietati dall’aria fresca che si respira.

ALLA SCOPERTA DEL TEMPIO

La visita alle Fonti del Clitunno, però, non si conclude al parco, ma prosegue alla scoperta del Tempio del Clitunno.
Da alcune fonti sembra che la chiesa cristiana sia stata costruita sui resti di un antico altare pagano, dedicato appunto dai romani al Dio Clitunno.
La costruzione, però, risale al V secolo circa, ed è uno degli esempi più importanti dell’architettura longobarda in Italia. Si trova a poca distanza dalle Fonti, nella frazione di Pissignano, ed è stato iscritto nel 2011 nella Lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.
Vale davvero la pena visitarlo, perché è un piccolo gioiello, forse ancora poco conosciuto, ma che merita anche per l’ambiente in cui è inserito.