Il Museo del giocattolo di Perugia è il luogo giusto se volete ritornare bambini.
Dopo trent’anni di attività nel territorio umbro, ha ora una sua sede stabile a San Marco, inaugurata nel giugno del 2015.
I gestori del museo, Luciano e Giulia Zeetti, possono ora usufruire di una struttura che va oltre il classico schema museale. Infatti, oltre a ospitare scuole e bambini con le loro famiglie, è possibile interagire con i giochi anche grazie alle aree dedicate ai laboratori ludici.
Colori e sorprese nei giocattoli antichi
Il museo raccoglie più di tremila pezzi creati dalla prima metà dell’Ottocento agli anni ottanta, tra cui robottini, trenini, giochi di latta, bambole di porcellana e burattini.
Oltre a questi, ci sono anche libri e riviste di una volta (tra cui una bellissima collezione di stampati su Pinocchio), giradischi e macchine di proiezione a manovella.
Il signor Zeetti ha cominciato la sua raccolta nel 1979 e con gli anni ha continuato il ‘salvataggio’ dei giochi. In un’intervista ha raccontato che, forse, questa spinta gli è stata data da un’esigenza dell’anima, per il fatto che da bambino non poteva permettersi di acquistare dei giocattoli, e quindi li costruiva da solo.
Zeetti non si definisce un collezionista, ma piuttosto un raccoglitore dei divertimenti di un’epoca passata che, necessariamente, devono esser mostrati ai bambini nel suo museo. Questo perché i giochi che sembrano vecchi e sbiaditi hanno ancora una vita tutta da scoprire, se ci si lascia accompagnare nel percorso tematico di questa fantastica struttura.
Ogni giocattolo è testimone di un certo periodo storico, di un tempo speciale che era quello della semplicità, della passione per le cose e della meraviglia, lo stesso che si tenta di trasmettere viaggiando in questo posto magico dove ogni elemento sembra animarsi.
Dalle ombre alla lanterna magica
Un particolare incanto si percepisce soprattutto quando i bambini scoprono i vecchi strumenti dell’Ottocento, antenati del cinema, come il praxinoscopio e la lanterna magica.
Nel buio di una stanza essi esplorano la bellezza delle immagini proiettate, dei giochi di illusione ottica e dei teatrini delle ombre: un buio che, però, sa dare luce ai loro occhi stupiti. Quante storie potrebbero nascere qui, nel dialogo tra marionette e bambole di stoffa, oppure inseguendo una trottola multicolore dalla traiettoria indefinita.
Il Museo non è solo un luogo per bambini, ma anche per adulti, dove tutti possono rendersi complici nei giochi che furono, rivivendo con lentezza e tranquillità una dimensione ormai perduta.
Per visitare il museo basta scrivere a questo indirizzo: museodelgiocattolo.perugia@gmail.com
Se volete organizzare anche una visita della città, poco distante dal museo si trova il Tempio di Sant’Angelo.