Passeggiare per Corciano (che deriva da Colle di Giano o Coragino), anche nei freddi pomeriggi d’inverno, ha il suo perché. Ci sono almeno cinque buoni motivi, infatti, per visitare uno dei Borghi più belli d’Italia.
Un angolo di pace e raffinata bellezza
La prima ragione è sicuramente la tranquillità che si respira e che si può vivere nel borgo.
In presenza o meno di eventi e feste paesane, Corciano sa diffondere un senso di pace dovuto alla perfetta conservazione del suo centro storico. Anche se le origini risalgono all’età etrusco-romana, l’aspetto di paese fortificato è tipico del medioevo.
L’accesso avviene tramite le due porte Santa Maria e San Francesco. La prima è il simbolo di Corciano, per il suo maestoso torrione e le scalette in pietra che danno il via a una serie di vicoli e stradine in cui perdersi piacevolmente.
Balconi fioriti e indizi sparsi e dipinti su mattonelle, danno voce alla storia del borgo che, anche senza parlare veramente, riesce a raccontarci di sé.
Alla scoperta di edifici storici e musei
Dopo aver percorso Via Arco della Vittoria, si arriva a Piazza Coragino, con il famoso pozzo del XVI secolo con impresso lo stemma comunale.
Continuando sulla destra, per un’erta stradina si affacciano suggestive case medievali e la piccola Chiesa di San Cristoforo. Al suo interno scoprirete il museo della Casa Contadina, con gli oggetti tipici del periodo, e quello di Arte Sacra.
Tornando indietro e salendo verso Via della Torre, si giunge nei pressi di un terrazzino panoramico che ci mostra la Chiesa di Santa Maria Assunta, con il suo campanile, e l’intera piazza dall’alto. All’interno di questa chiesa due opere di grande pregio: la pala del Perugino con l’Assunzione di Maria e il Gonfalone della Peste di Benedetto Bonfigli.
In direzione opposta alla Chiesa di San Cristoforo, scendendo per Corso Cardinale Luigi Rotelli, troverete la sede del Comune di Corciano che racchiude all’interno il Museo Paleontologico.
Un magico sentiero
Uscendo dalle due porte di Corciano, San Francesco e Santa Maria, è possibile percorrere il sentiero dei mandorli.
Si tratta di un sentiero tra erba e pietre da fare a piedi, e che si sviluppa in cerchio lungo le mura del borgo. La presenza dei mandorli rende il tutto più romantico, soprattutto quando questi sono in fiore.
Da qui si può ammirare uno stupendo panorama e, nelle giornate serene, il tramonto sfuma in colori davvero incredibili.
Un ristorante tra storia e modernità
Per concludere la vostra visita a Corciano, dovete assolutamente provare “Il Convento”, un ristorante ricavato nell’ex convento francescano del XIII secolo. Si racconta che qui San Francesco si fermò prima di dirigersi all’Isola Maggiore.
Nel 1965 i nuovi proprietari della struttura decisero di trasformarla in ristorante, dove le sale con il soffitto a volta testimoniano l’antica destinazione religiosa.
La cucina è quella tipica umbra, come il risotto al Sagrantino e tartufo, cacciagione, specialità al tartufo nero di Norcia, pappardelle, bruschette, torta al testo e pizza cotta nel forno a legna (durante il weekend).
Feste e rievocazioni storiche
Nel borgo di Corciano ci sono diversi eventi e feste a cui partecipare durante l’anno.
Famosa la “Primavera dell’Artigianato”, un’esposizione artigianale di prodotti locali come ceramiche, metalli, legni e tessuti e rappresentazioni dal vivo dei mestieri di una volta.
L’“Agosto Corcianese”, invece, comprende una serie di eventi che abbracciano l’arte, la musica, il teatro e rievocazioni storiche (offerta del lume all’Assunta, serate dei menestrelli, scene di vita medievale).
Durante l’autunno e l’inverno, il borgo passa da luogo di ritrovo per appassionati di vino (con Corciano Castello di Vino) alle manifestazioni natalizie di Corciano Presepe (con degustazioni di prodotti enogastronomici e rappresentazioni dei figuranti del presepe).
Agosto corcianese (fonte Wikipedia – autore Starlight)
Corciano è questo e tanto altro. Se vuoi, condivido l’articolo o lasciaci i tuoi consigli!
(Photocredit immagine di testata: fonte Wikipedia – autore Gianni Careddu)
