In un soleggiato pomeriggio d’inverno ho finalmente scoperto Bevagna, un antico borgo romano dai risvolti sorprendenti a pochi km da Foligno.
Al mio arrivo mi ha accolto la vecchia cinta muraria che circonda l’intero paese, e che mi ha guidato fino a una delle porte d’ingresso (Porta Cannara). Non tutti sanno che Bevagna fa parte dei “Borghi più belli d’Italia” e, attraversando i suoi numerosi vicoli, ho potuto constatare che è così.
Bevagna romana
Il nome che Bevagna aveva sotto la dominazione romana era Mevania e costituiva un vero e proprio punto strategico, da dove passavano le merci per la Via Flaminia, grazie anche al passaggio in zona dei fiumi Topino e Chiascio (che uniti danno origine al Teverone).
Tutt’ora è possibile scorgere le acque del Teverone in uno degli ingressi alla città, che le conferiscono un’atmosfera romantica e suggestiva.
Il tempo sembra davvero essersi fermato nel paese, e ciò si può notare passeggiando tra botteghe tipiche, in legno e pietra, negozi di artigianato e monumenti storici.
In quanto a taverne e ristoranti tipici, poi, c’è l’imbarazzo della scelta tra l’Osteria Tagliavento, il Redibis (inserito nel contesto del Teatro Romano), l’Ottavi Mare, la Trattoria di Oscar e l’Osteria del Bacco Felice.
Prima della cena, però, non dovete perdervi una visita, magicamente guidata, dei resti sotterranei del Teatro Romano, nell’omonima via del centro storico.
Qui conoscerete tutto sull’importanza di Bevagna nella storia, e potrete osservare l’antica casa di un mercante esattamente come si presentava a quei tempi.
Le Gaite
Bevagna, però, è anche sinonimo di Mercato delle Gaite, la manifestazione che si svolge ogni anno a metà giugno.
Per l’occasione, in paese viene ricreata la vita contadina tra 1250 e 1350, e le quattro gaite di San Giorgio, San Giovanni, San Pietro e Santa Maria si sfidano in alcune gare.
Dal 27 Aprile al 1 Maggio, invece, ci sarà una sorta di anticipazione con la Primavera Medievale caratterizzata da giornate di cultura, arte e gastronomia.
Da non perdere
Il territorio di Bevagna è ricco di spunti per altre visite.
Una di queste riguarda il lago Aiso, nella frazione di Capro. Si pensa che tra il II sec. a. C. e il IV sec. d.C. fosse un luogo di culto, e il ritrovamento di una vasca per l’acqua e di alcuni reperti lo dimostrerebbe.
Per gli appassionati di enologia e agricoltura, invece, non può mancare una visita con degustazione alle diverse cantine della zona, tra cui Arnaldo Caprai, l’azienda agricola Adanti, la Cantina Dionigi, la Fattoria Colsanto e la Tenuta Castelbuono con il suo Carapace (la scultura eseguita da Arnaldo Pomodoro).
Se l’articolo vi è piaciuto e per i vostri consigli, vi aspetto nei commenti…e scarica qui la Leggenda del Lago Aiso!