Ingresso Palazzo Trinci-Foligno

Foligno tra cialde, parchi e cultura da vivere

Ogni volta che torno a Foligno è sempre un piacere curiosare tra i vicoli e le piazze, specie se accanto a me c’è un Cicerone di mia conoscenza che è nato qui e sa tutto di questa città.
Il nostro luogo di ritrovo è il centro storico, fulcro della vita cittadina, dove ai quattro lati di Piazza della Repubblica troviamo:

1) il palazzo Comunale (dai classici mattoni rossi)
2) Palazzo Trinci (con la Pinacoteca e l’architettura raffinata—> visitabile tutti i giorni dalle 10 – 13 e 15 – 19, eccetto i lunedì non festivi, il 25 dicembre ed il 1° gennaio)
3) la Cattedrale di San Feliciano (con il Museo capitolare aperto la domenica con orario 9-13 e 15-19)
4) Palazzo Orfini (sede del Museo della Stampa aperto sabato e domenica con orario 10-13 e 16-19).

Proprio quest’ultimo assume un’importanza particolare per i folignati, poiché è la vecchia casa di Emiliano Orfini, il tipografo che nel 1472 stampò la prima edizione della Divina Commedia.

Scorci del centro storico di Foligno
Scorci del centro storico di Foligno (Piazza della Repubblica, Palazzo Trinci e Cattedrale di San Feliciano)

 

In attesa che aprano bar e negozi in Corso Cavour,  ci concediamo una lunga passeggiata tra i rioni di Foligno (da visitare durante la Giostra della Quintana) per arrivare in Piazza San Domenico.
Qui l’omonima chiesa del XIII secolo è ora adibita ad Auditorium (visitabile dal lunedì al venerdì ore 09.00-13.00, martedì e giovedì anche 15.30-17.30), dove si solgono concerti e manifestazioni culturali.
Costeggiando, invece, la chiesa più antica di Santa Maria Infraportas, arriviamo al Parco dei Canapè, il luogo principe dello svago e del relax cittadino.
In estate e in primavera si può anche sostare qui e fare dei pic-nic, mentre i bambini possono divertirsi sui giochi a loro dedicati.

Cialde, che passione!

Le cialde, dolci e salate, hanno una lunga tradizione a Foligno, soprattutto perché sono legate agli arnesi con cui venivano fatte, ossia i “ferri da cialda”.
Durante le fiere, sin dall’ XIV secolo, gli artigiani ne fabbricavano di diverse, per poi personalizzarle a seconda dei gusti dell’acquirente.
I manici dei ferri erano lunghi circa 70 cm e alla sommità stavano due piatti circolari (diametro 16 cm) con dei fregi interni che venivano impressi sulla pasta calda della cialda. Alcuni ferri antichi si trovano al Museo del Vino di Torgiano, dato che il vino era usato una volta per intridere l’impasto.

Ferri per cialde
Esempio dei classici ferri per cialde (fonte Wikipedia – autore Sailko)

 

Sicuramente c’è ancora qualche signora che li custodisce gelosamente nella propria cucina, ma dovete recarvi presso il Ristorante Le Mura se volete vedere il titolare Mario che li usa ancora per cucinare le sue famose cialde.
Assaggiatele con il prosciutto crudo o rucola e stracchino, ma soprattutto osservate i fregi che il calco del ferro lascerà sulla loro superficie. Mario e i suoi figli sapranno proporvi uno speciale menù tipico, mentre voi apprezzerete di certo la calda atmosfera del locale.

Io mi fermo ancora qui, commentate e pubblicate i vostri suggerimenti, oppure condividete l’articolo!

 
  • Fiume Topino Foligno
  • Scalinata interna Palazzo Trinci Foligno
  • Corso Cavour Foligno
  • Chiesa di San Domenico Foligno
  • Chiesa di San Francesco Foligno
  • Parco dei Canapè Foligno
 

 

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